Le parole del Monastero
Ciclo di incontri su temi che ricordino "Il disagio"
“Ridare voce al Monastero”, ecco cosa ci proponiamo per il 2025 e, se dimostreremo di saperlo fare, anche per gli anni a venire.
L’Amministrazione comunale di Provaglio d’Iseo ci ha nominati “Comitato Strategico di Indirizzo (CSI) per la valorizzazione e la promozione del Monastero di San Pietro in Lamosa”, assegnandoci un incarico tanto difficile quanto prestigioso, che speriamo di assolvere nel migliore dei modi, così come richiedono la magia e la storia del luogo che ospiterà gli eventi culturali. Vorremmo che il Monastero torni ad essere ciò che è stato nei secoli passati e anche nella sua più recente storia, ovvero un sito aperto, fatto d’incontri, di ascolto e di dialogo, un luogo dove la cultura si senta “di casa”, accolta nel rispetto che la parola stessa richiede.
Per non disperdere l’impegno in argomenti troppo diversi tra loro e tali da non riuscire a lasciare un segno, si troverà una parola guida per ogni semestre, un lemma che entrerà a far parte de “Le parole del Monastero” e a cui si ispireranno tutti gli incontri.
Per il primo semestre del 2025 la parola prescelta è “disagio”, una voce attuale, che nasce lontana nel tempo e che per colpa di un prefisso maligno si oppone al participio presente di adiacère, ‘essere vicino’.
“Le parole del Monastero” partiranno tutte da qui, dal capirne il senso, che è l’unico modo per liberarle da ciò che spesso le trasforma nel loro esatto opposto. Prendiamo disagio: cosa c’è di peggio che impedirci di star vicini? basta forse uno stupido prefisso a renderci tanto deboli? e come liberarcene? servirà disturbare il Nostro Signore o possiamo farcela da soli?
La realtà delle cose è che a San Pietro in Lamosa ci siamo dati il compito di dar vita alla partecipazione, che fatica a trovare spazio in una società che tiene gli uni lontani dagli altri (ecco di nuovo il dis-agio), e lo fa nutrendo il narcisismo del singolo (ognuno a parlare di sé e per sé), mortificando la voce corale del mondo, un mondo che ormai sembra stanco di accoglierci con la benevolenza di un tempo.
Al di là – o, meglio, al di sopra – della ricerca della convergenza sui temi da sviluppare, al Monastero si tesserà una rete di collaborazione tra le comunità di pensiero già radicate sul territorio bresciano e fortemente rappresentate nel Comitato strategico di indirizzo: Accademia Cattolica di Brescia, AAB, L’ospedale luogo di cura e di cultura, Editrice Morcelliana, Unimont racconta la montagna, Festival della parola, Rinascimento culturale, Associazione Gianlucanelcuore, Festival di poesia, Universitas Ysei e altre ancora. E la cultura sarà ciò che dovrebbe sempre essere, un generoso motivo di incontro, non un’esibizione esclusiva volta a distinguere chi sa da chi non sa, perché l’augurio che ci facciamo è di raccogliere l’interesse di tutti quanti desiderino alzare lo sguardo, ascoltare, discutere, capire, per poter di nuovo respirare insieme, e a pieni polmoni.