"IL FIGLIO" di Philipp Meyer

"IL FIGLIO" di Philipp Meyer

14/05/2024

Lettura scenica dell'attore Michele Marinini

È uno spettacolo in forma di lettura scenica dedicato alla letteratura contemporanea americana quello che Michele Marinini presenterà sabato 18 maggio alle 20.45 nell’Auditorium del Monastero di San Pietro in Lamosa. 
“Il Figlio” di Philipp Meyer ci immerge in una storia avvincente sulla nascita della nazione Americana attraverso la saga dei McCullogh, pionieri, allevatori e poi petrolieri. È una storia ruvida e poetica, violenta e romantica. La loro epopea attraversa un secolo e mezzo di storia americana e ci arriva dritta come un vecchio kolossal hollywoodiano dove gli effetti speciali sono i personaggi indimenticabili e i paesaggi mozzafiato del paese del grande cielo.
Ci sono valide ragioni per ritenerlo il miglior romanzo americano di questo secolo, candidato al Premio Pulitzer 2014 per la narrativa. Philipp Meyer, dopo il notevole esordio con il romanzo di formazione “Ruggine Americana”, si impone come scrittore potente e geniale inserendosi a pieno titolo nel solco dei grandi romanzieri della letteratura americana contemporanea.
Un romanzo che è già leggenda, che scuote i sensi e arriva dritto al cuore, ecco perché “Il Figlio” è già un classico che aspetta solo di essere ascoltato.
L’iniziativa rientra nel programma della rassegna “Scrittori in casa”, che diversamente dal solito non ospita l’autore del libro ma l’attore bergamasco che interpreta una tra le più significative opere della letteratura americana.
Ad accompagnarlo, Oscar del Barba al piano.
L’ingresso è libero.
“Abbiamo voluto cambiare la modalità di esecuzione ma la musica è sempre la stessa – spiega l’Assessore alla Cultura Francesca Babaglioni – I libri sono al centro della serata e la lettura interpretativa ne valorizza i testi brillanti. Sono certa che Michele Marinini già solo con la sua voce e utilizzando la sua competenza e capacità espressiva sarà in grado di catturare la nostra attenzione e farci vivere storie indimenticabili.”