Parete destra della navata - Affreschi

Parete destra della navata - Affreschi

Nella prima campata l’affresco centrale (in­terrotto dall’antico ingresso al campanile) è suddiviso in tre scomparti di cui purtroppo il centrale è andato perso

- il primo riproduce una scena con la Ver­gine, un Papa e un Vescovo che lavorano la terra sotto una pioggia battente; l’episodio potrebbe essere riconducibile o ad un fatto realmente accaduto (una forte tempesta in territorio bresciano), o più semplicemen­te potrebbe trattarsi di un ex voto per rin­graziare la Vergine per la pioggia dopo una lunga siccità; 

- il secondo, sulla destra, raffigura il matri­monio mistico di S. Caterina d’Alessandria tra angeli musicanti, con la Vergine in tro­no. 

Al di sopra troviamo i lacerti di uno sposa­lizio della Vergine. 

L’estradosso del pilastro che delimita la se­conda campata esibisce un San Pietro Martire, inquadrato in una nicchia a borchie che, nell’intradosso del pilastro, ospita un S. Bernardino da Siena, identificato dalla scritta sottostante. 

Nell’estradosso del pilastro seguente ri­mangono due riquadri con una Madonna con Bambino e S. Sigismondo, che è stato sovrapposto ad una precedente raffigura­zione del Beato Simonino. Nell’intradosso si alternano una Madonna con Bambino e una Deposizione. 

Nella penultima campata è degna di nota la decorazione del registro superiore, consi­stente in alcune raffigurazioni mariane del XIII-XIV secolo e un una Annunciazione trecentesca. 

L’affresco più antico della parete è una Ma­donna con Bambino che regge tra le mani un pappagallo, sullo sfondo di un drappeg­gio rosso sostenuto da una coppia di angeli, ascrivibile alla fine del XIII secolo. 

Il pannello attiguo ospita due affreschi mu­tili, una Madonna in Trono e un’Annuncia­zione, mentre nel registro inferiore alcuni riquadri ospitano un S. Bernardino da Sie­na, il santo domenicano Vincenzo Ferra­ri, una Santa Monica dolente, madre di S. Agostino. 

La serie degli ex voto si conclude, nell’in­tradosso dell’ultimo pilastro, con un riqua­dro datato 1495 e raffigurante S. Antonio Abate e S. Francesco. Degno di nota anche il Santo Cavaliere dipinto sull’estradosso dello stesso pilastro.