Cappelle Romaniche - Affreschi seconda cappella

Cappelle Romaniche - Affreschi seconda cappella

La cappella, dedicata a S. Antonio, presenta una serie di ex voto databili tra il quinto e l’ottavo decennio del Quattrocento.

L’affresco d’altare, con le figure di S. An­tonio Abate in trono tra S. Benedetto e S. Pietro Martire intenti a presentare i rispet­tivi committenti, riporta la data del 1456 e il nome del donatore, Alessandro Pellegrini da Martinengo; alla stessa famiglia è ricol­legabile il riquadro affrescato sull’estrados­so dell’arco verso la navata, databile con buona probabilità al 1471, come deducibile dalla pur lacunosa iscrizione in volgare.

Il registro inferiore presenta due pannelli simmetrici, eseguiti su uno strato di into­naco posteriore dopo il 1456: una Pietà for­temente drammatica, con la Vergine in atto di sostenere il corpo esanime del Figlio, e una Madonna con Bambino seduta in un alto trono gotico. 

Gli affreschi deteriorati dell’arco della cap­pella rivolto verso la navata presentano quattro riquadri raffiguranti S. Pietro Apo­stolo, S. Agata, S. Pietro Martire e una Ma­donna in trono con Bambino. 

Completamente perduti sono gli affreschi della volta con i simboli dei quattro Evan­gelisti in ciascuno degli spicchi. 

Il pannello verso la navata riporta una An­nunciazione con le figure speculari della Vergine e dell’Angelo, sottesa da una fascia decorativa a finti marmi policromi inter­vallati da tondi e culminante al centro in una Imago Pietatis contrapposta all’imma­gine del Padre Eterno tra i Beati.